Bookmark and Share

Riflessioni su scienza con l'esempio del darwinismo

Lo sapevate che molte prove che sono state finora addotte a supporto della teoria darwiniana sono state accettate acriticamente da tutti gli scienziati evoluzionisti senza verificarne l’attendibilità? Lo sapevate che i fossili non ci consentono di trarre alcuna conclusione certa sull’evoluzione delle specie? Perché l’evoluzionismo non ha trovato finora applicazione nel campo della medicina? E se il darwinismo fosse diventato una mera ideologia e strenuamente difeso proprio in quanto ideologia indiscutibile e da accettare quasi come verità di fede? E se il disegno intelligente fosse molto di più che un’ipotesi utile agli uomini di fede? E se fosse una teoria che riesce a spiegare le complessità del mondo vivente, anche a livello molecolare, meglio delle “mutazioni casuali” postulate dall’evoluzionismo ?


Come dovrebbe porsi lo scienziato di fronte a queste domande, considerando che, attualmente, le prove a favore della teoria di darwin sono schiaccianti ? Si può supporre che alcune delle precedenti domande sottintendono una affermazione sbagliata (per esempio potrebbe non essere vero che l'evoluzionismo non ha trovato applicazioni in medicina, come sottintende la domanda)

Ma se solo una di queste domande non avesse risposta ? Possiamo "ignorarla" di fronte ai grandi successi della teoria darwiniana ? O significa che c'è qualcosa di sbagliato nella teoria ? E di quanto ? E' più corretta una teoria che spiega metà del problema e lascia il resto una questione aperta o una che ne spiega il 90% ed è totalmente incompatibile col il restante 10% ?










Charles Darwin - On the Origin of Species, 1859




Video della settimana

 In sottofondo: Nino Porto - Bagattella N° 5